venerdì 12 giugno 2009

Studenti pagati per ascoltare Gheddafi, la polemica della Nieddu


La vice responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “E’ un’iniziativa vergognosa e non trasparente”



ROMA - Cinquanta euro a testa per riempire l’Aula Magna della Sapienza in occasione del discorso di Gheddafi. È quanto sarebbe stato offerto ieri a diversi studenti romani di Roma Tre, in cambio della loro presenza in un’aula semivuota che avrebbe fatto sfigurare l’Italia di fronte al leader libico.
L’annuncio, apparso su facebook in settimana, invitava gli studenti a partecipare ad un discorso di quaranta minuti nell’Ateneo romano e dava agli interessati un appuntamento per il giorno seguente per ritirare il compenso annunciato.
I numerosi giovani che hanno risposto all’annuncio sono poi stati informati che si trattava del discorso del contestato colonnello Gheddafi.
“E’ una cosa vergognosa, è necessario indagare su chi sia stato l’organizzatore e il promotore di questa oscenità e da dove siano usciti questi soldi” ha dichiarato Anna Nieddu, vice responsabile per il Lazio dell' Italia dei Diritti.
“Non bisogna lasciar correre una cosa del genere - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello de Pierro - e si deve fare in modo che la notizia sia diffusa e denunciata attraverso i forum, i social network e gli altri mezzi di informazione. Alla base di questi comportamenti troppo spesso c’è una mancanza di etica politica che andrebbe bloccata e in qualche modo sanzionata dalle autorità competenti”.

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