venerdì 29 maggio 2009

Malata di SLA quattro giorni in barella, la Nieddu attacca


La viceresponsabile per il Lazio dell’ Italia dei Diritti: “Bisogna risanare la situazione immediatamente”


Roma - “Non dimentichiamoci dei tagli pazzeschi che ha subito la regione Lazio nella sanità in questi ultimi anni” così dichiara la viceresponsabile per il Lazio dell’ Italia dei Diritti Anna Nieddu. L’oggetto in questione è l’interminata attesa di una malata grave di SLA, avente luogo nel pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli che da quattro giorni aspetta in barella una sistemazione e senza alcun tipo di vigilanza. Basti pensare che è stata tenuta addirittura un giorno priva di acqua tanto da rischiare la disidratazione. La responsabile aggiunge :” Bisogna capire se la struttura è in grado o meno di fornire assistenza, condivido l’intenzioni dei familiari di far intervenire l’Arma dei Carabinieri in uno stato di emergenza del genere ma non ci lasciamo prendere da facili invettive alla malasanità”. Inizialmente la famiglia aveva chiamato il medico di base che si era rifiutato di venire e in seguito la CAD dell’ ASL (centro di assistenza domiciliare) che gli ha quindi consigliato di chiamare il 118, da lì in avanti la reale difficoltà di trovare un posto letto in un ospedale all’altezza della malattia in questione.. La responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro prosegue: “ Evidente è la necessità di creare contatto tra giuristi, politici e medici che analizzino il quadro della sanità con monitoraggio costante. Questo renderebbe più efficiente il sistema sanitario stesso riducendo perfino la spesa pubblica”.

giovedì 28 maggio 2009

La Gelmini infierisce sui presidi, Marinelli contrattacca


Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: “I presidi dovrebbero davvero imparare come ci si comporta dal ministro, come quando è andata a dar l'esame di abilitazione a Reggio Calabria”


Roma - “Lo sfascio della scuola è oltremodo comprensibile e sotto gli occhi di tutti e non si capisce perchè ci si debba stupire dato che in italia non funziona pressochè nulla”, è quasi disillusa la reazione di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, nel sentire il resoconto di come il ministro Gelmini avrebbe redarguito i presidi scolastici che si sono lamentati delle difficoltà causate dalle riforme che portano la sua firma: “Peraltro – continua l'esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro – l'incuria e il disinteresse nel settore vitale della pubblica istruzione potrebbe essere la dimostrazione della spinta suicida del nostro paese. La totalità delle altre nazioni infatti tra paesi emergenti e del primo mondo nessuno escluso punta alla cultura e alla promozione scientifica, mentre l'Italia ancora una volta si distingue come mosca bianca rimanendo la cenerentola di turno anche in questo settore tra professori precari demotivati, presidi asburgici o borbonici a seconda delle latitudini e adolescenti viziati che pensano solo a fare i tronisti o le veline”.

mercoledì 27 maggio 2009

Acqua in economia all’Umberto I, Marinelli attacca


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Occorre indagare sui partecipanti al banchetto del disavanzo pubblico”



Roma - “Mancava soltanto l’Umberto I all’appello dello sfascio generale che riguarda la Sanità del Lazio”. Così Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, commenta l’allarmante carenza di reagenti, carta igienica, garze, pannolini e addirittura acqua da bere al Policlinico Umberto I. Sembra, infatti, che a ogni paziente venga distribuito, con queste temperature, meno di un litro d’acqua al giorno.
“Nonostante quest’ultimo nosocomio - afferma Marinelli - abbia, allo stato attuale, recuperato ampiamente rispetto agli altri, ora appare intenzionato a voler raggiungere probabilmente la pole position del mal funzionamento. Occorre a questo punto, allora, indagare sui compensi e sulle retribuzioni dei vari amministratori e su quelle degli altri partecipanti al banchetto del disavanzo pubblico”.
“E’ infatti evidente - continua il responsabile regionale del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che, poiché i soldi che vengono destinati dallo Stato alle Regioni, sono nella stessa misura di quelli erogati, per esempio, dalla Svezia, mi sembra logico che nel nostro Paese qualcosa non quadra. Infatti questo flusso di denaro imponente serve a tutto, vale a dire auto blu, mobilia di lusso, viaggi pseudoscientifici e chi ne ha più ne metta del “magna magna” generale, fuorché a dare servizi ai cittadini”.
“Si inizi, quindi - dice Marinelli - a tagliare questi sprechi vergognosi e, con i soldi così recuperati, si provveda ad acquistare le cose primarie per l’esistenza di un degente”.
Poi conclude: “E visto che ci siamo, si proceda oltremodo a risparmiare sull’acqua minerale considerato che, stante la bontà dell’acqua del nostro rubinetto, l’acquisto delle inquinanti bottiglie di PET sembra l’ennesimo regalo all’amico di turno”.

lunedì 25 maggio 2009

Consulenze a Roma solo per laureati, la reazione di Marinelli


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Il neo principe rinascimentale romano ha distribuito incarichi a persone che la laurea non sanno neppure cosa sia”

Roma - “Il comune sta facendo come quello che decide di mettersi a dieta dopo aver mangiato antipasto, primo, secondo, contorno e dolce. Finita infatti l’infornata degli amici, il già camerata Gianni Alemanno si dichiara un censore che meno credibile non potrebbe essere.” Con queste parole il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti Vittorio Marinelli commenta il nuovo regolamento del Campidoglio per il conferimento degli incarichi di lavoro autonomo e non nasconde la propria indignazione. “Pochi ricordano - prosegue - che mentre 200 regolari vincitori di concorso stanno a spasso da quasi un anno, il neo principe rinascimentale romano si è dimostrato oltremodo munifico distribuendo a destra e a manca incarichi a persone che la laurea non sanno neppure cosa sia. Alcuni di questi incarichi, inoltre, sono stati retribuiti con emolumenti di oltre 100.000 euro annui. Dunque per i poveri fessi che hanno perso anni e anni a studiare piuttosto che a fare i cortigiani non restano che le briciole, e probabilmente - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - i biafrani laureati si troveranno ad essere controllati da obesi diplomati.”

venerdì 22 maggio 2009

Disagi asilo nido a Roma, l’indignazione di Marinelli


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Ennesima braccio di ferro che vede come solite vittime innocenti i bambini”

Roma - “Allevare figli in Italia continua ad essere una vera e propria lotta per la sopravvivenza” così Vittorio Marinelli, responsabile dell’Italia dei Diritti per la regione Lazio, affronta la questione degli scioperi delle maestre, avvenuta nella sede dell’asilo nido “Tappeto Volante” a Mostacciano. Era infatti oramai da diversi giorni che i genitori si ritrovavano ad attendere per diverse ore l’arrivo di qualche supplente fino a quando, oramai stufi, hanno deciso di richiedere l’intervento dei Vigili Urbani che hanno così mandato tempestivamente una pattuglia. Marinelli dichiara: ”I genitori vorrebbero un minimo di aiuto, tenendo presente che lo Stato prende il 43% del reddito dei cittadini, offrendo in cambio un evidente disinteresse anche per la missione educativa”. L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro aggiunge: “ basta confrontare il quadro nel resto d’Europa, per evincere rapidamente con quante costrizioni in più vivono i nostri maestri”. Sono diversi infatti oramai, i casi in cui gli insegnanti sono costretti a scioperare, mettendo in serie difficoltà anche le famiglie con il proprio lavoro.

giovedì 21 maggio 2009

Ospedali romani inefficienti, Marinelli indignato


Il responsabile per il Lazio dell’IdD: “L’ennesimo irragionevole paradosso italiano”


Roma - “Gli italiani sono irrecuperabili. Per colpa loro, infatti, le nostre senatrici e soprattutto le povere deputate andranno tutte spettinate, perché il Senato ha deciso di non rimborsare più gli 81.000 euro di spese per parrucchiere”. Questo il commento ironico di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio del movimento Italia dei Diritti, di fronte all’ennesima inefficienza degli ospedali romani. Nelle strutture sanitarie della capitale mancano le barelle e le ambulanze non possono partire nei momenti di emergenza. Soltanto ieri, a causa della mancanza delle lettighe, 7 ambulanze erano ferme all’Umberto I, 10 al Policlinico Casilino, 9 a quello di Tor Vergata, 6 all’ospedale Vannini e al Pertini, 7 al nosocomio di Tivoli e al San Giovanni, 4 al Sant’Andrea, dove inoltre, 19 persone in barella erano in attesa di un posto letto o di un trasferimento presso un’altra struttura. “Di fronte a questi che sono i veri problemi della Nazione, - ha commentato Marinelli - sembra assurdo credere come l’Italia possa pensare alle acconciature, o come sia possibile che il nostro Paese sia il maggiore acquirente mondiale di orologi di lusso. Ora chiunque tra una vecchia e puzzolente ambulanza e un Rolex d’oro cosa sceglierebbe? Quindi fanno bene i vari consiglieri regionali, assessori, direttori generali, fratelli piccoli dei predoni maggiori, senatori e deputati a favorire il rilancio del Paese con il made in Italy del lusso sfrenato, anziché pensare ai servizi per i cittadini. D’altronde - ha concluso sarcasticamente l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - considerato che la pressione fiscale in Italia si ferma ad appena il 43%, gli italiani e i cittadini della regione Lazio hanno ancora a disposizione il 57% del proprio reddito per chiamare belle ambulanze private nuove di zecca con barelle scintillanti”.

martedì 19 maggio 2009

Il Comune di Roma compra immobili, l’attacco di Marinelli


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Andrebbe potenziata la locazione, non si risolve così il problema dell’emergenza abitativa”


Roma - “Il Comune che acquista case è un po’ come l’ultimazione del Gra: ha dell’incredibile perché dimostra paradossalmente l’assoluta buona fede di chi fa questi proclami. Costoro infatti, anziché vergognarsi e far passare in sordina questi risultati scandalosi quali l’ultimazione di un misero raccordo anulare, a fronte dei tre di Madrid, con l’immissione di 300 appartamenti lo sbandierano addirittura come esempio di buona amministrazione. In effetti nel ‘magna magna’ generale verrebbe da dire: ‘almeno le briciole sono restate’, ma con le briciole è difficile sfamare la fame di alloggi che ha non solo Roma ma l’Italia intera. Forse la Pubblica Amministrazione bene farebbe a potenziare al massimo lo strumento della locazione considerato che addirittura nel rinnegato ventennio una casa borghese la si pagava gli odierni 300 euro al mese”. Questo l’attacco del responsabile per il Lazio dell’ Italia dei Diritti Vittorio Marinelli alla notizia dell’acquisto di immobili da parte del Comune per risparmiare sul costo dei residence attualmente destinati all’emergenza abitativa, provvedimento che secondo Marinelli non risolve il problema principale. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro rincara la dose sulle deludenti scelte architettoniche fatte negli anni passati con la creazione di nuovi quartieri e così conclude: “Per di più l’Italia è fuoriuscita completamente anche dal circuito architettonico e urbanistico mondiale perché mentre in altri paesi gli architetti hanno dato vita ad episodi architettonici interessanti, soprattutto a Roma hanno invece generato il Corviale, il Laurentino 38 e Spinaceto che sulla carta invece avevano tutto per essere quartieri modello. Sembrerebbe quindi che l’unica soluzione per l’emergenza abitativa romana sia una deportazione di massa di architetti, urbanisti, amministratori dalla Scandinavia alla città eterna”.

venerdì 15 maggio 2009

Marinelli sul trasporto verde nel Lazio


Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti:” L’Italia prenda esempio dal suo passato”


Roma - “L’Italia deve differenziarsi dal resto del mondo e anziché puntare sul futuro deve rivolgersi al passato. Il nostro paese infatti tra le varie particolarità che lo rendono unico nell’intero pianeta ha quella che più si và avanti e più si và verso il peggio”. Queste le dichiarazioni rilasciate dal responsabile del Lazio dell’Italia dei Diritti, venuto a conoscenza dell’inaugurazione della seconda edizione del MoTechEco che si terrà fino al 16 maggio al Palazzo dei Congressi dell’Eur.”Fino agli anni 70 -prosegue Marinelli- Roma si caratterizzava per una rete di filobus e di tram che era tra le più competenti d’ Europa. Addirittura andando ancor più a ritroso,si scopre un Vittorio De Sica nel suo celeberrimo “Ladri di biciclette”,dove viene descritto lo spaccato della mobilità della capitale d’Italia che era all’epoca proprio come la Barcellona di oggi”. L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro aggiunge: “Chiunque si trovi a visitare la metropoli catalana, vedrà che l’amministrazione locale dopo aver dato una decina di linee di metro ai propri abitanti, ha puntato sulla bici e sul bike sharing”. E’ questa una delle molteplici dichiarazioni di premura a favore del rinnovabile dovuta in primis allo stato di benessere dei cittadini ma anche alla necessità di rientrare negli obiettivi stabiliti dall’Europa che impongono all’Italia di raggiungere la quota del 20 % di consumo energetico da fonti rinnovabili entro il 2020. “Ma proprio qualche giorno fa-aggiunge Marinelli- in occasione del triste investimento di un adolescente su via Palmiro Togliatti, il neoprincipe rinascimentale Alemanno ha testualmente affermato: ‘ Leviamo le piste ciclabili che tanto non ci và nessuno’. Sembra quindi che prima di cercare meritate alternative all’inquinamento privato, forse l’amministrazione capitolina dovrebbe far pedalare i romani non solo sul lavoro ma pure sui -sette colli fatati-”.

giovedì 14 maggio 2009

Marinelli sull’inefficienza degli ospedali romani


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Opportuno aspirare ai modelli della Toscana e dell’Emilia Romagna”


Roma - “Chiunque, e noi come loro, si chiede dove vanno a finire i soldi della pressione fiscale insostenibile italiana. È infatti solo dell’altro giorno la notizia, passata a onor del vero molto in sordina, che manca un miserrimo 0,1 percento per arrivare ai record di Prodi, quando però dovevamo andare in Europa. Questo il commento polemico di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio del movimento Italia dei Diritti, riguardo all’emergenza sanitaria in cui versano gli ospedali romani. Con un numero insufficiente di posti letto e di personale sanitario, l'attività nei pronto soccorso è più lenta e c’è un sovraffollamento nei reparti di emergenza. Per far fronte alla situazione, domani è in programma un summit in Regione, dove l'assessore alla sanità Esterino Montino, i direttori generali e i manager delle Asl e delle aziende ospedaliere cercheranno una soluzione.“Atteso che, la maggior parte dei fondi devoluti dallo Stato alle regioni li percepisce la sanità, - ha continuato Marinelli - nel Lazio sembra che mentre i pazienti diventano sempre più simili ai bambini biafrani, qui qualcuno a forza di mangiare è diventato oltremodo obeso. Montino e tutti i sui amici dovrebbero smetterla di cercare una specificità laziale e dovrebbero guardare senza andare troppo lontano ai modelli di eccellenza per potervi indi copiare. Non bisogna infatti arrivare in Svezia o in altri paesi scandinavi, dove lo Stato dalla culla alla bara da tutto, ma è sufficiente arrivare in Toscana e in Emilia Romagna. Anziché sperperare soldi in inutili convegni, basterebbe acquistare un biglietto di seconda classe Roma-Firenze o Roma-Bologna per insegnare a questi signori come al di là delle tante chiacchiere si faccia sanità pubblica.”