Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: “C'è da sperare che il passaggio al digitale venga fatto per tutti i canali prima del previsto, sarebbe un favore alla collettività se tutti i canali sparissero”
Roma - “Finalmente una bella notizia, sarebbe quindi il caso di estendere il decoder prima dei tempi previsti a tutti i canali televisivi”. Commenta con toni ironici Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, la notizia secondo la quale molte persone con il passaggio al digitale obbligatorio di Rai 2 e Rete 4 hanno constatato l'impossibilità di seguire le due reti nazionali. “La qualità dei programmi televisivi infatti è diventata talmente pessima, salvo rare eccezioni, che non si può certamente considerare un danno per la collettività il fatto che soprattutto una tra le peggiori reti esistenti non può continuare la sua opera di rimbecillimento della popolazione”. L'esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro continua: “siamo infatti tra i pochi convinti che l'unico monopolio che dovrebbe rimanere in Italia e pertanto essere recuperato è quello relativo alle trasmissioni televisive. Un tempo, quando anche la scuola funzionava, i bambini volevano fare gli scienziati o gli astronauti e oggi invece le loro preferenze si sono spostate sui tronisti o sui deputati e probabilmente il maggior responsabile di questo fenomeno è l'assimilazione incontrollata di TV spazzatura. I neurologi e gli psichiatri sanno bene infatti – conclude il responsabile - come il tubo catodico ieri e lo schermo al plasma oggi abbattano qualsiasi misura critica e questo è il motivo per cui i garanti dell'infanzia impediscono certe trasmissioni nelle fasce cosiddette protette. Una volta tanto le nuove tecnologie quindi non fanno danno”.
Roma - “Finalmente una bella notizia, sarebbe quindi il caso di estendere il decoder prima dei tempi previsti a tutti i canali televisivi”. Commenta con toni ironici Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, la notizia secondo la quale molte persone con il passaggio al digitale obbligatorio di Rai 2 e Rete 4 hanno constatato l'impossibilità di seguire le due reti nazionali. “La qualità dei programmi televisivi infatti è diventata talmente pessima, salvo rare eccezioni, che non si può certamente considerare un danno per la collettività il fatto che soprattutto una tra le peggiori reti esistenti non può continuare la sua opera di rimbecillimento della popolazione”. L'esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro continua: “siamo infatti tra i pochi convinti che l'unico monopolio che dovrebbe rimanere in Italia e pertanto essere recuperato è quello relativo alle trasmissioni televisive. Un tempo, quando anche la scuola funzionava, i bambini volevano fare gli scienziati o gli astronauti e oggi invece le loro preferenze si sono spostate sui tronisti o sui deputati e probabilmente il maggior responsabile di questo fenomeno è l'assimilazione incontrollata di TV spazzatura. I neurologi e gli psichiatri sanno bene infatti – conclude il responsabile - come il tubo catodico ieri e lo schermo al plasma oggi abbattano qualsiasi misura critica e questo è il motivo per cui i garanti dell'infanzia impediscono certe trasmissioni nelle fasce cosiddette protette. Una volta tanto le nuove tecnologie quindi non fanno danno”.
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