Il responsabile per il Lazio dell’IdD: “L’ennesimo irragionevole paradosso italiano”
Roma - “Gli italiani sono irrecuperabili. Per colpa loro, infatti, le nostre senatrici e soprattutto le povere deputate andranno tutte spettinate, perché il Senato ha deciso di non rimborsare più gli 81.000 euro di spese per parrucchiere”. Questo il commento ironico di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio del movimento Italia dei Diritti, di fronte all’ennesima inefficienza degli ospedali romani. Nelle strutture sanitarie della capitale mancano le barelle e le ambulanze non possono partire nei momenti di emergenza. Soltanto ieri, a causa della mancanza delle lettighe, 7 ambulanze erano ferme all’Umberto I, 10 al Policlinico Casilino, 9 a quello di Tor Vergata, 6 all’ospedale Vannini e al Pertini, 7 al nosocomio di Tivoli e al San Giovanni, 4 al Sant’Andrea, dove inoltre, 19 persone in barella erano in attesa di un posto letto o di un trasferimento presso un’altra struttura. “Di fronte a questi che sono i veri problemi della Nazione, - ha commentato Marinelli - sembra assurdo credere come l’Italia possa pensare alle acconciature, o come sia possibile che il nostro Paese sia il maggiore acquirente mondiale di orologi di lusso. Ora chiunque tra una vecchia e puzzolente ambulanza e un Rolex d’oro cosa sceglierebbe? Quindi fanno bene i vari consiglieri regionali, assessori, direttori generali, fratelli piccoli dei predoni maggiori, senatori e deputati a favorire il rilancio del Paese con il made in Italy del lusso sfrenato, anziché pensare ai servizi per i cittadini. D’altronde - ha concluso sarcasticamente l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - considerato che la pressione fiscale in Italia si ferma ad appena il 43%, gli italiani e i cittadini della regione Lazio hanno ancora a disposizione il 57% del proprio reddito per chiamare belle ambulanze private nuove di zecca con barelle scintillanti”.
Roma - “Gli italiani sono irrecuperabili. Per colpa loro, infatti, le nostre senatrici e soprattutto le povere deputate andranno tutte spettinate, perché il Senato ha deciso di non rimborsare più gli 81.000 euro di spese per parrucchiere”. Questo il commento ironico di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio del movimento Italia dei Diritti, di fronte all’ennesima inefficienza degli ospedali romani. Nelle strutture sanitarie della capitale mancano le barelle e le ambulanze non possono partire nei momenti di emergenza. Soltanto ieri, a causa della mancanza delle lettighe, 7 ambulanze erano ferme all’Umberto I, 10 al Policlinico Casilino, 9 a quello di Tor Vergata, 6 all’ospedale Vannini e al Pertini, 7 al nosocomio di Tivoli e al San Giovanni, 4 al Sant’Andrea, dove inoltre, 19 persone in barella erano in attesa di un posto letto o di un trasferimento presso un’altra struttura. “Di fronte a questi che sono i veri problemi della Nazione, - ha commentato Marinelli - sembra assurdo credere come l’Italia possa pensare alle acconciature, o come sia possibile che il nostro Paese sia il maggiore acquirente mondiale di orologi di lusso. Ora chiunque tra una vecchia e puzzolente ambulanza e un Rolex d’oro cosa sceglierebbe? Quindi fanno bene i vari consiglieri regionali, assessori, direttori generali, fratelli piccoli dei predoni maggiori, senatori e deputati a favorire il rilancio del Paese con il made in Italy del lusso sfrenato, anziché pensare ai servizi per i cittadini. D’altronde - ha concluso sarcasticamente l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - considerato che la pressione fiscale in Italia si ferma ad appena il 43%, gli italiani e i cittadini della regione Lazio hanno ancora a disposizione il 57% del proprio reddito per chiamare belle ambulanze private nuove di zecca con barelle scintillanti”.
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