giovedì 28 maggio 2009

La Gelmini infierisce sui presidi, Marinelli contrattacca


Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: “I presidi dovrebbero davvero imparare come ci si comporta dal ministro, come quando è andata a dar l'esame di abilitazione a Reggio Calabria”


Roma - “Lo sfascio della scuola è oltremodo comprensibile e sotto gli occhi di tutti e non si capisce perchè ci si debba stupire dato che in italia non funziona pressochè nulla”, è quasi disillusa la reazione di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, nel sentire il resoconto di come il ministro Gelmini avrebbe redarguito i presidi scolastici che si sono lamentati delle difficoltà causate dalle riforme che portano la sua firma: “Peraltro – continua l'esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro – l'incuria e il disinteresse nel settore vitale della pubblica istruzione potrebbe essere la dimostrazione della spinta suicida del nostro paese. La totalità delle altre nazioni infatti tra paesi emergenti e del primo mondo nessuno escluso punta alla cultura e alla promozione scientifica, mentre l'Italia ancora una volta si distingue come mosca bianca rimanendo la cenerentola di turno anche in questo settore tra professori precari demotivati, presidi asburgici o borbonici a seconda delle latitudini e adolescenti viziati che pensano solo a fare i tronisti o le veline”.

Nessun commento:

Posta un commento