giovedì 14 maggio 2009

Marinelli sull’inefficienza degli ospedali romani


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Opportuno aspirare ai modelli della Toscana e dell’Emilia Romagna”


Roma - “Chiunque, e noi come loro, si chiede dove vanno a finire i soldi della pressione fiscale insostenibile italiana. È infatti solo dell’altro giorno la notizia, passata a onor del vero molto in sordina, che manca un miserrimo 0,1 percento per arrivare ai record di Prodi, quando però dovevamo andare in Europa. Questo il commento polemico di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio del movimento Italia dei Diritti, riguardo all’emergenza sanitaria in cui versano gli ospedali romani. Con un numero insufficiente di posti letto e di personale sanitario, l'attività nei pronto soccorso è più lenta e c’è un sovraffollamento nei reparti di emergenza. Per far fronte alla situazione, domani è in programma un summit in Regione, dove l'assessore alla sanità Esterino Montino, i direttori generali e i manager delle Asl e delle aziende ospedaliere cercheranno una soluzione.“Atteso che, la maggior parte dei fondi devoluti dallo Stato alle regioni li percepisce la sanità, - ha continuato Marinelli - nel Lazio sembra che mentre i pazienti diventano sempre più simili ai bambini biafrani, qui qualcuno a forza di mangiare è diventato oltremodo obeso. Montino e tutti i sui amici dovrebbero smetterla di cercare una specificità laziale e dovrebbero guardare senza andare troppo lontano ai modelli di eccellenza per potervi indi copiare. Non bisogna infatti arrivare in Svezia o in altri paesi scandinavi, dove lo Stato dalla culla alla bara da tutto, ma è sufficiente arrivare in Toscana e in Emilia Romagna. Anziché sperperare soldi in inutili convegni, basterebbe acquistare un biglietto di seconda classe Roma-Firenze o Roma-Bologna per insegnare a questi signori come al di là delle tante chiacchiere si faccia sanità pubblica.”

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